La poesia di Maria A. Rotter
Tieni le mani giù dalla mia vita! / Sta’ lontano da lei! Getta quell’arma! / La mia morte è la mia!…
“Zona Poesia Libera” è lo speciale spazio dedicato alle poesie degli amici poeti. Ringrazio la nuova entrata Maria A. Rotter, poetessa di origine bolognese, per la sua lirica Le donne non sono erbacce tratta dall’ultima silloge Tempus fugit, Guido Miano Editore, 2023. (Nell’immagine la copertina del libro)
Le donne non sono erbacce
Tieni le mani giù dalla mia vita!
Sta’ lontano da lei! Getta quell’arma!
La mia morte è la mia!
Ho trascorso con lei tutta la vita;
la sento al fianco — discreta come amica —
disposta sempre, ma importuna mai.
Deve venir da me quando sarà “quell’ora”.
Prendendomi per mano mi dirà:
«Vieni… Sei stanca. Lunga è stata la via.
Adesso andiamo».
E mi farà varcare “quella” soglia
con passo lieve, e non avrò paura.
Così deve venir – sempre — la morte!
Non con folle violenza.
Non con feroce ghigno, non con urla.
Non con armi brandite per straziare.
Sta’ lontano, assassino, dalle donne!
Non sono erbacce da strappare via!
La loro vita non è cosa tua.
* * *
Per gentile concessione di Maria A. Rotter e Guido Miano Editore
NOTA BIOBIBLIOGRAFICA (tratta integralmente da Tempus fugit)
Nata a Bologna, è laureata in lingue straniere; docente di tedesco si è quindi trasferita nel Trentino.
Da sempre amante della poesia, ha partecipato con riconoscimenti e soddisfazione a concorsi di poesia e anche di prosa. Fa parte dell’Associazione culturale “Gruppo Poesia ‘83”.
Ha pubblicato le raccolte di poesie: I colori del tempo (2004), Fogli sparsi (2006), Poesie sotto l’albero (2008), Inverni lontani (2010), Vento di marzo (2011), Presagi (2013), Fiordispino (2014), Con la voce del cuore (2015), Sulle ali della fantasia e dei ricordi (2017), L’involo (2021), Piccole cose (2022). Con questa Casa Editrice ha pubblicato la silloge Le attese e la natura (2012) in Alcyone 2000 — Quaderni di poesia e di studi letterari, n°4; «Una delle componenti fondamentali della poesia di Maria Antonietta Rotter, — ha precisato Guido Miano nella prefazione alla suddetta silloge — la presenza della natura, risulta chiaramente orientata a coniugarne le immagini, non soltanto con l’ammirazione e descrizione dei suoi orizzonti, delle sue alterne stagioni.
Riflesse nella interiorità dell’animo, si fanno partecipi con le proprie luci e ombre delle emozioni, delle memorie, delle veglie e delle attese dell’autore in una sorta di simbiosi, modello estetico ampiamente adottato, fedele alla limpidezza espressiva, dalla letteratura del nostro tempo…».
Ha collaborato con questa Casa Editrice traducendo, nell’opera Poeti italiani scelti di livello europeo (2012), testi poetici di vari scrittori celebri dal tedesco in italiano tra cui: Ernst Stadler (Colmar, 1883 — Zandvoorde, 1914), Georg Heym (Jelenia Góra, 1887 — Berlino, 1912), Franz Werfel (Praga, 1890 — Beverly Hills 1945), Else Lasker-Schüler (Elberfeld, 1869 — Gerusalemme, 1945), Johannes Bobrowski (Sovetsk, 1917 — Berlino, 1965).