“La costanza del cielo”, nuove liriche di Gian Piero Stefanoni

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Il sole non riesce a vedere. / Il sole non riesce a spingere. / Ho freddo dice il corpo…
“Zona Poesia Libera” è lo speciale spazio dedicato alle poesie degli amici poeti. Ringrazio Gian Piero Stefanoni, poeta romano, per la sua lirica Campanule tratta dal fresco volume di poesie La costanza del cielo, edito da Il ramo e la foglia, 2024. (Nell’immagine la copertina dell’opera)

Campanule

Il sole non riesce a vedere.
Il sole non riesce a spingere.

Ho freddo dice il corpo
a un pensiero che non si basta —
irriflesso e solo — allo splendore
fermo delle campanule.

Ma arrotonda il frammento
al compimento, sfugge alla morte,
all’idea che ha di sé: sempre
del presente l’amore.

* * *

Per gentile concessione di Gian Piero Stefanoni e l’editore Il ramo e la foglia

NOTA BIOBIBLIOGRAFICA
Gian Piero Stefanoni, poeta e critico letterario, è nato a Roma nel 1967 dove si è laureato in Lettere moderne; ha esordito nel 1999 con la raccolta di poesie In suo corpo vivo , Arlem (Premio “Thionville” sezione poesia in lingua italiana e Premio “V.M. Rippo” del comune di Spoleto per Opera prima), a cui sono seguiti, oltre ad alcuni in digitale, diversi titoli, l’ultimo dei quali Lunamajella, Edizioni Cofine, 2019. Suoi testi, oltre che essere stati pubblicati in antologie e riviste letterarie, sono stati tradotti in Spagna, Malta, Grecia, Cile, Venezuela, Argentina. La sua poesia ha ricevuto riconoscimenti e attenzioni della critica.
Già collaboratore con le riviste «Pietraserena» e «Viaggiando in autostrada» è stato redattore della rivista di letteratura multiculturale «Caffè» e, per la poesia, della rivista teatrale «Tempi moderni». Dal 2013 è recensore di poesia per «LaRecherche.it» (nella cui collana LibriLiberi, in formato digitale, è uscito nel 2017 il lavoro sulla poesia in dialetto della provincia di Chieti La terra che snida ai perdoni) e dal 2014 è giurato del Premio “Il giardino di Babuk-Proust en Italie”.

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