“Dimmi” di Francesco Bennardo


Dimmi che è di Ockham l’unico rasoio che usi, / che chiusi sono i tuoi occhi quando baci, / che taci se non hai nulla da dire…
“Zona Poesia Libera” è la speciale rubrica dedicata alle poesie degli amici poeti. Ringrazio il nuovo entrato Francesco Bennardo per la sua lirica Dimmi. (Immagine di proprietà del blog)

Dimmi

Dimmi che è di Ockham l’unico rasoio che usi,
che chiusi sono i tuoi occhi quando baci,
che taci se non hai nulla da dire,
che il tradire non esiste nella tua etica.
Dimmi che l’unica linea a cui tieni è telefonica,
che tonica è la tua mente pensante,
che snervante è l’attesa di ricevere aiuti.
Dimmi che rifiuti la messa in piega e la piega in messa,
che sarai te stessa se farò una poesia, una battuta o un ballo,
che preferisci il corallo al cristallo e il cristallino al corallino.
Dimmi – pian pianino – semplicemente che mi vuoi bene,
che i delitti del pene son più gravi delle pene dei delitti,
che i derelitti sentimenti miei troveranno pace.
Dimmi che ti piace guardare la luna di notte, abbracciati,
che i gelati non si mangiano solo d’estate,
che le fate non esistono soltanto nei sogni;
non dirmi che ai bisogni sta l’uomo come l’uva al mosto:
dimmi che piuttosto adori i discorsi diretti,
che gli angoli retti sono la forma migliore,
che anche in queste ore noi non saremo morti
se le nostre sorti uniremo nel Creato,
che Mussolini è stato il più grande prosciutto della Storia,
che la gloria del maschio non si misura in lenzuola sgualcite.
Dimmi che Afrodite non è un giusto modello di bellezza,
che la purezza s’erge sovrana sopra ogni cosa,
dimmi che una sincera rosa preferisci ad un bugiardo impero,
dimmi soprattutto che io c’ero, ci sono e per te ci sarò.

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Per gentile concessione di Francesco Bennardo

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