“Ciò che è rimasto”, le poesie di Marco Verrillo
La nostra era un’unità di misura: / dalle mie labbra alle tue. / Il resto sottratto al tempo…
“Zona Poesia Libera” è lo speciale spazio dedicato alle poesie degli amici poeti. Ringrazio il nuovo entrato Marco Verrillo, Simona Mirabello dell’Ufficio stampa e l’editore per aver gentilmente concesso la pubblicazione della poesia tratta dall’ultimo volume di poesie (leggi comunicato stampa) Ciò che è rimasto, Scrivere Poesia Edizioni, 2023. (Nell’immagine la copertina del libro)
La nostra era un’unità di misura:
dalle mie labbra alle tue.
Il resto sottratto al tempo
che annullavamo insieme.
Ora mi annoio molto,
ma non odio più il vuoto che hai lasciato in mezzo.
Mi ci ficco dentro
e ritrovo cose di me che avevo perduto.
Vanza 7/10/22 16:15
venerdì
* * *
Per gentile concessione di Marco Verrillo, Simona Mirabello dell’Ufficio stampa e Scrivere Poesia Edizioni
NOTA BIOBIBLIOGRAFICA
Marco Verrillo nasce a San Giovanni a Teduccio, periferia est di Napoli, nel 1978.
Già dall’età di 10 anni si appassiona alla scrittura di testi e poesie.
Presto si presentano le prime occasioni per far conoscere al pubblico i suoi scritti attraverso readings e letture. Alcune sue poesie vengono tradotte in lingua rumena e inserite in un’antologia italo-rumena intitolata Sentiment latin – Sentimento latino.
Nel 2004, presso la sala consiliare della città di Pomigliano d’Arco (NA) partecipa al Premio internazionale “Città di Pomigliano d’Arco”, con l’alto patrocinio del Presidente della Repubblica.
Ha pubblicato Cose che dicono niente (2011), Carni Raccolte (IVVI, 2020) e Le Forme di un corpo (pubblicazione indipendente, 2022). La sua prima collaborazione con SP è Hai disarmato il mio tempo (2022).